Le istituzioni scolastiche, grazie all’autonomia scolastica (L.59/1997; DPR 275/1999) sono chiamate a garantire il successo formativo di ogni alunno, valorizzandone il talento; evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza. La scuola nell’attuale scenario ha come obiettivo prioritario quello di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti, obiettivo presente anche nell’Agenda 2030 dell’ONU.
Nella prassi didattica il docente ha la funzione di mediatore didattico, adatta il proprio stile di insegnamento ai diversi stili di apprendimento degli alunni, ricorrendo a diverse metodologie e strumenti didattici per permettere a tutti gli alunni di raggiungere le abilità strumentali di base e le competenze comuni.Mette in atto una didattica inclusiva, adottando un approccio multidimensionale che sia in grado di intervenire attraverso diverse modalità sensoriali e motorie, cognitive e metacognitive. Si avvale dell'uso delle nuove tecnologie per esplorare i diversi saperi. In casi specifici, la scuola predispone interventi individualizzati e personalizzati, attraverso un documento specifico, il PDP (Direttiva MIUR 27/12/12, legge 170/2010) mentre per gli studenti con disabilità, con Legge 104/92 si compila un documento chiamato PEI. All’interno del Piano Educativo Individualizzato vengono
identificati gli eventuali strumenti Dispensativi e compensativi necessari per favorire il processo di apprendimento dello studente.